martedì 1 agosto 2017

MENTE A SE STESSA la vittima di un narcisista psicopatico



Tra quello che la vittima dice di volere e quello che vuole veramente da un rapporto c’è un abisso! Chiaramente molto varia da caso a caso, ma fondamentalmente è così. Il problema è capire il perché. Fondamentalmente nelle cose dell’amore il motore è perlopiù la nostra parte in ombra, inconscia, ferita, infantile, non elaborata. È come se la vittima vivesse l’amore come affetta da una sorta di masochismo cronico interiorizzato che si protrae dall’infanzia.

Senza dilungarsi troppo, possiamo dire che una o più ferite hanno bloccato il normale sviluppo emotivo della vittima, ed ha interiorizzato delle convinzione inconsce che ne determinano costantemente il presente. Ecco alcune tipiche errate convinzioni: “per essere amati si deve essere buoni e accondiscenditi; nessuno mi amerà se dimostro aggressività e seguo i miei sentimenti più profondi; ho difetti tali per cui non merito amore; il vero amore non esiste per cui è inutile cercarlo, devo accontentarmi delle briciole e dei manipolatori”. Se l'inconscio crede una cosa, la parte razionale farà di tutto perché questa si avveri.

È estremamente fastidioso sentirselo dire, ma la vittima mente a se stessa. Da un certo punto di vista si può dire che il narcisista psicopatico aggancia la sua preda, la fa innamorare, e la tiene intrappolata in una fitta rete di manipolazioni giocando con lei senza troppi sforzi. Da un altro punto di vista si può però anche dire che la vittima, una volta scoperto con chi ha a che fare, mente regolarmente a se stessa, decide di continuare a vivere con un piede all’inferno e un altro al purgatorio. Conosce tutta la verità, ma fa di tutto per non accettarla. Soffre tremendamente, ma continua a sognare di cambiare le cose ed ingaggia una lotta con il suo aguzzino. Definisce amore una cosa che è tutt’altro, perché in realtà un vero rapporto reciproco non esiste.

La vittima ogni giorno scopre nuovi abusi, inganni, malefatte, però allo stesso tempo dice che non può lasciare il suo compagno. Più o meno consciamente, partecipa ad un gioco al massacro che necessità di due persone. Spesso dice che vuole andarsene o che se ne andrà, ma mente perché non fa nulla di tutto ciò. Trova scuse imbarazzanti per giustificare il suo comportamento e quello del narcisista psicopatico. Pensa di poter cambiare una persona che si è dimostrata un mostro senza cuore, ritiene che se non fosse perché viene abusata e maltrattata regolarmente potrebbe stare benissimo con una persona del genere.

È del tutto evidente come le  vittime di vampiri emotivi ingannano se stesse nonostante sia tutto chiaro ai loro occhi dopo lo svelamento. E quando qualcuno glielo fa notare possono diventano anche aggressive pur di evitare il dolore della perdita della relazione a cui si aggrappano con una tenacia fuori dal comune. La vera domanda è perché lo fanno? Di certo alla base c'è la potenza straripante del inconscio che la imprigiona in uno stato di sofferenza e la induce a ripetere costantemente le stesse dinamiche malsane apprese nell'infanzia. Se la colpa è sempre è solo di qualcun altro non si è mai responsabili. Se osservo ossessivamente la vita di un altro mi distraggo dalla mia.

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